CARBOSSITERAPIA
Glossario
Maggio 25, 2016
Che cos’è?
La carbossiterapia è una tecnica, ampiamente diffusa in medicina, che consiste nella somministrazione per via sottocutanea di una certa quantità di anidride carbonica allo stato gassoso. È un trattamento molto apprezzato, non solo per i risultati che si possono ottenere, ma anche perché l’anidride carbonica somministrata è una sostanza naturale, non pericolosa, atossica a basse concentrazioni e anallergica.
È utilizzata in particolare per il trattamento di:
Come avviene il trattamento ?
La somministrazione dell’anidride carbonica nel tessuto sottocutaneo avviene mediante aghi sottilissimi (monouso e sterili), che sono collegati tramite tubi sterili a un apposito apparecchio che eroga il gas; la velocità con la quale l’anidride carbonica fuoriesce e la quantità di gas iniettato devono essere stabilite dal medico. In linea di massima, la carbossiterapia non è un trattamento doloroso, ma la percezione di dolore è fortemente influenzata da fattori come la sede di somministrazione e la sensibilità del paziente: il medico, in base alla necessità, prima delle iniezioni può applicare un anestetico locale sulla zona da trattare.
La durata di una singola seduta può variare dai 15 ai 30 minuti; per ottenere risultati apprezzabili è necessario eseguire cicli terapeutici composti da un minimo di 2-6 sedute fino a un massimo di 15-20 sedute.
Effetti post-trattamento
Per quanto l’anidride carbonica sia un gas assolutamente sicuro quando impiegato a dosaggi terapeutici, la carbossiterapia può comunque provocare alcuni effetti collaterali di lieve entità che tendono ad autorisolversi in breve tempo. Fra i principali effetti secondari che possono manifestarsi durante o al termine della seduta di carbossiterapia, ci sono una sensazione di fastidio e indolenzimento cutaneo e la comparsa di piccoli lividi in corrispondenza dei siti di iniezione.